Allenare il cervello.

Allenare il cervello

Significa allenare il Benessere!

Allenare il cervello non è una cosa che facciamo normalmente.

Noi riusciamo perfettamente a capire cosa intendiamo quando diciamo: mi devo allenare.

Significa che dobbiamo mettere in moto il nostro corpo, magari per togliere qualche chilo di troppo oppure per salute fisica. Sappiamo che questo comporterà del movimento, probabilmente qualcosa di aerobico e qualche esercizio anaerobico. Abbiamo tanti modi differenti per farlo, possiamo iscriverci in palestra, seguire un corso sportivo, farlo da soli, ecc.

Ma quando diciamo allenare il cervello?

In questo caso non abbiamo la più vaga idea di che cosa si stia parlando. 

Quest’anno possiamo utilizzare lo sport come ottimo paragone per parlare di allenare il benessere.

Queste olimpiadi sono tutte da scoprire e non solo per le incredibili performance degli atleti o perchè si stanno svolgendo in condizioni molto particolari causa Covid-19, ma soprattutto perché si sta infrangendo il tabù della salute mentale. 

La tennista Naomi Osaka e la ginnasta Simone Biles sono indubbiamente diventate due esempi e due portavoci di come sia importante pensare per prima cosa alla nostra salute mentale e di come ammettere di avere un qualsivoglia disturbo non è né una vergogna né un disonore. Simone, infatti, ha abbandonato il percorso olimpionico per affrontare delle difficoltà psicologiche, con grande coraggio.

Mente e corpo devono andare di pari passo e dobbiamo sapere come fare.

Impariamo ad allenare il cervello insieme.

Il nostro cervello è formato da differenti tipi di neuroni che comunicano tra di loro in modo differente.

La comunicazione tra i neuroni produce una scossa elettrica che, propagandosi, attiva tutto il resto dei neuroni come una grande onda. Se l’onda è abbastanza grande attiva tutte le altre zone necessarie per compiere quel determinato compito e così abbiamo un’azione, un pensiero, insomma un prodotto della nostra mente.

Mettiamo caso che ci piaccia disegnare: disegneremo giorno dopo giorno e il nostro cervello si azionerà in tutte quelle zone che sono necessarie per farlo (area visiva, area motoria, ecc).

Più faremo qualche cosa più i neuroni che sono necessari per farla saranno legati insieme in maniera sempre più forte, tanto che l’attivazione aumentata sarà visibile anche attraverso una scan del nostro cervello (Gaser & Schlaug, 2003). Ed è proprio così che riusciamo ad allenare il cervello!

Una frase molto utilizzata tra i neuroscienziati è “neurons that fire together wire together” (D. Hebb, 2005), che significa letteralmente quello che abbiamo detto poc’anzi: i neuroni che si attivano insieme si legano insieme.

Questo perché il nostro cervello è plastico, oltre ad avere determinate zone cerebrali che si rigenerano per tutta la vita, può modificare i suoi legami tra le varie zone in base a cosa facciamo o a quello che smettiamo di fare.

Questo è meraviglioso, perché ci da la conferma che ciò che facciamo ci permette letteralmente di allenare il cervello come se fosse un bicipite o un addominale. Più cose facciamo fare al nostro cervello più questo rimane attivo, meno cose gli facciamo fare e minori connessioni avrà.

Quindi che cosa possiamo fare per allenare il cervello e tenerlo sempre al top della forma?

Abbiamo qualche suggerimento a tal proposito:

  • Scegli qualcosa che ti stimoli emozione.
    E’ importante che l’attività che scegli di fare ti dia delle emozioni, che ti stimoli la passione per quella cosa stessa. Fare attività che ci danno delle emozioni permette di poterci ritagliare un momento in cui concentrarci solo quello, un momento solo nostro.
  • Ascolta il tuo flusso di pensiero.
    Nel momento della giornata che preferisci prenditi qualche momento per fare una piccole meditazione quasi “mindfulness”. Impara lentamente ad avere a che fare con quello che ti nasce spontaneo, coi pensi e le emozioni che sbocciano veloci e cambiano repentinamente.
  • Ripetere.
    Ingrediente importantissimo delle nostre giornate. La ripetizione renderà l’esercizio sempre più assimilato all’interno del nostro cervello e dei nostri organi. Ripetere significa solidificare, cementare, allargare la nostra zona cerebrale adibita a quello e far sì che sia sempre più facile.
  • Cambiare.
    Ogni tot cambiare le attività che di solito svolgiamo nelle nostre routine è un toccasana. Inserire altre attività piacevoli nelle nostre schedule sempre fitte di impegni può spaventare da una parte, ma rinvigorire dall’altra. Il nostro cervello reagirà alla nuova attività con la velocità della luce, iniziando a mutare le proprie connessioni per gestire al meglio i nuovi compiti che gli sottoporrai.
  • Allena l’attenzione.
    Questo è l’ingrediente più importante che abbiamo a disposizione. E’ il faro che consente di mantenere la concentrazione su qualcosa di specifico e di imparare, mutare, migliorare. Sembrerà una tautologia ma questa si migliora…concentrandosi! Ebbene allenare la nostra attenzione mettendola anche, talvolta, sotto stress permette di migliorarne il fuoco su cui si punta e la durata della stessa. Una maggiore capacità attentiva significa una cartuccia in più per riuscire a dedicare il tempo e le cure giuste alle nostre nuove o vecchie attività.
  • Immagina.
    Potrebbe accadere che l’attività da fare non sia possibile farla per vari motivi: magari non c’è in città, magari siamo in bolletta e dobbiamo attendere il prossimo stipendio, magari è tutto chiuso causa COVID-19. Ebbene immagina l’attività da fare. Il nostro cervello non riconosce la differenza tra qualcosa che stiamo immaginando e qualcosa che stiamo effettivamente vivendo. In più immaginare una determinata attività attiva tutte le zone cerebrali che si attiverebbero a farla davvero (Cervallos, et al, 2015). In ogni caso immaginare l’azione dedicandoci la stessa attenzione che avremmo s l afacessimo davvero ci aiuta e facilita quando poi andremo a farla davvero (Berend, et al, 2013).

Migliorati sempre

Bisogna tener presente che il cervello impara molto in fretta, basta qualche millesimo di secondo per creare una connessione mentale. Per questo anche questa immaginazione deve essere veloce e ripetuta nel tempo, et voilà! Una nuova abilità a te.

Insomma per insegnare qualcosa di nuovo al nostro cervello basta trovare la cosa, ripeterla e metterci emozione e attenzione sopra.

La stessa cosa la possiamo fare se vogliamo cambiare un nostro modo di fare. L’allenamento è la parte centrale di ogni cosa nella nostra vita, e ora abbiamo imparato non essere solo l’allenamento fisico. Questo non mette assolutamente in dubbio l’importanza cruciale che il movimento abbia sulla nostra vita, salute e longevità. Ad esempio gli studi confermano che praticare attività aerobiche molto intense aiuta a proteggere il DNA (Soares, et al, 2015).

Quello che vogliamo evidenziare in questo articolo è l’importanza che viene data, spesso troppo poco, ad allenare il cervello, trattato come qualcosa di scontato che sta lì. Il cervello è la chiave della nostra vita, è la sede della nostra coscienza, delle emozioni, della memoria, delle sensazioni, ha al uo interno tutto il repertorio delle nostre azioni. Insomma il cervello è la sede di noi stessi, se non lo manteniamo attivo, se non gli diamo compiti e giochi, se non lo nustriamo o dissetiamo come si deve, potrebbe abbandonarci prima del previsto.

Prendersi cura del proprio cervello e allenarlo significa avere cura di sé stessi, darsi dei gesti di amore quotidiano che ti permetteranno di essere sempre al top della forma, fisica e mentale!
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